Teatro/In Scena alle Saline_di Fabio Salis

Uno dei settori che ha maggiormente pagato e continua a soffrire le restrizioni dovute al Covid-19 è quello dello spettacolo, in particolare del teatro. Negli ultimi mesi il mondo della cultura ha dovuto fare i conti con le chiusure e l’impossibilità di instaurare la connessione con il pubblico, così vitale e indispensabile in particolare per chi ha scelto il palcoscenico come professione (e passione), ma ora finalmente gli spettacoli teatrali possono ripartire in sicurezza, seguendo tutti i protocolli previsti.

Lo scorso venerdì 21 maggio è stato presentato alla stampa il programma degli spettacoli della stagione del teatro contemporaneo al Teatro delle Saline di Cagliari, targato Akròama, che prenderà il via il prossimo 1° giugno. Dal punto di vista organizzativo, essa è strutturata da cinque spettacoli di teatro contemporaneo, in scena dal martedì al venerdì, e dal progetto “Famiglie a teatro”, i cui spettacoli andranno in scena la domenica alle ore 18. Inoltre prima di ogni spettacolo di teatro contemporaneo andrà in scena un corto teatrale, della durata dai cinque ai quindici minuti.
Il programma prenderà il via con “Il marinaio” di Fernando Pessoa, realizzato dalla compagnia Akròama e con la regia e il riadattamento di Lelio Lecis, in cui ad essere protagoniste sono tre donne, esistite o forse soltanto il frutto del sogno di qualcuno.
A seguire, a partire dall’8 giugno, andrà in scena “La regina delle nevi”, una riscrittura della celebre fiaba di Hans Christian Andersen con la regia di Elisabetta Podda e i costumi di Marco Nateri. L’importante messaggio che trasmette questo spettacolo si rivolge con pienezza non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti. Dal 15 al 18 giugno sarà il turno di “Clitennestra” di Marguerite Yourcenar, portato in scena dal Teatro Scientifico di Verona con la regia di Isabella Caserta e Jana Balkan, mentre dal 22 al 25 di “La merce più preziosa” di Jean-Claude Grumberg, spettacolo realizzato dal Teatro Libero Palermo, con traduzione e regia di Beno Mazzone.
Il cartellone degli spettacoli si concluderà con “La peste” di Albert Camus, prodotto da Akròama e con la regia di Elisabetta Podda. Proposto in forma oratoriale, porta in scena una situazione pandemica che ha numerosi punti in comune con quella globale attuale e stimola degli interessanti spunti di riflessione.

La compagnia teatrale cagliaritana ha deciso di ripartire dagli spettacoli che non erano potuti andare in scena lo scorso autunno: “Abbiamo fatto questa scelta per offrire ai nostri abbonati la possibilità di recuperarli e siamo molto felici, in quanto il pubblico rappresenta il nostro patrimonio più prezioso. Senza qualcuno a cui poter raccontare le nostre storie, esse perderebbero il loro valore. Stiamo lavorando su progetti anche per coinvolgere nuovi spettatori, compatibilmente con le restrizioni dovute al minor numero di posti disponibili”, così ha dichiarato il direttore artistico Lelio Lecis. È intervenuto sull’argomento anche l’attore Simeone Latini che ha sottolineato: “Noi attori non vediamo l’ora di tornare sul palco per poterci esprimere e ritrovare la connessione col pubblico e di tornare sul palco. Questo è il senso della nostra professione. Tra l’altro una delle attività principali di Akròama è la connessione con le scuole del territorio e non vediamo l’ora di riavviare i rapporti, perché i ragazzi sono gli spettatori del futuro.”
Gli abbonati avranno dunque la possibilità di usufruire del precedente abbonamento e di mantenere il proprio posto in sala, mettendo in cima tra gli obiettivi la tutela della salute del pubblico e rispettando i rigorosi standard di sicurezza. A tal proposito Lecis sottolinea: “La situazione nel nostro teatro è confortevole e garantiremo l’apertura di tutte le porte che danno sull’esterno, con un continuo riciclo dell’aria. Abbiamo deciso di confermare la strutturazione di quattro turni per ciascuno spettacolo, già adottata già la scorsa stagione a causa della pandemia, che darà la possibilità a più spettatori di assistere agli eventi. Sarà possibile accedere agli spettacoli solo attraverso l’abbonamento o la prenotazione. La nostra politica dei prezzi è molto vicina alle tasche ci tutti i cittadini, anche per quelle degli appassionati più giovani”.