“Italian Animation Days”: i professionisti del cinema di animazione a confronto con i giovani talenti_di Fabio Salis

La scorsa settimana Cagliari è stata teatro non solo di diversi eventi sportivi di livello internazionale, ma anche laboratorio di eccellenza e di prestigio a livello europeo per i prodotti audiovisivi d’animazione nell’ambito cinematografico, televisivo e del web.
Nello scenario dell’Ex Manifattura Tabacchi, in Viale Regina Margherita, dal 6 all’8 ottobre si sono svolti gli “Italian Animation Days”, programma di coaching basato su un approccio teorico e allo stesso tempo pratico per i giovani talenti del mondo dell’animazione che hanno avuto la possibilità di svolgere dei laboratori, seguire dei seminari, oltre che di presentare i propri progetti ai più grandi professionisti del settore.
Sono stati coinvolti nel progetto oltre cento ospiti, tra autori, broadcaster, illustratori e animatori NAS (Nuova Animazione in Sardegna), fra i quali: Anne-Sophie Vanhollebeke, presidente di Cartoon Italia; Federico Fiecconi, produttore Graffiti Creative; Cristian Jezdic, produttore BeQ Entertainment; Alfio Bastiancich, vicepresidente di Cartoon Italia; Annita Romanelli, Responsabile Produzione Cartoni e Serie TV; Ivan Agenjo, vicepresidente Diboos; Marino Guarnieri, presidente ASIFA. I professionisti e produttori del settore audiovisivo hanno offerto ai settanta giovani talenti isolani del progetto NAS la loro esperienza nell’ambito di scrittura, storytelling, creazione di contenuti digitali e tecniche di comunicazione.
L’evento è nato su iniziativa di Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Autonoma della Sardegna, Cartoon Italia e Rai Ragazzi, in collaborazione con il festival Tuttestorie. Tra i partner della rassegna figurano anche ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali), Premio Solinas, ASIFA e Sardegna Ricerche.

Se il capoluogo sardo è riuscito ad ospitare un evento di tale importanza, è anche per merito di Sardegna Film Commission che ha confermato ancora una volta il proprio ruolo di eccellenza nel valorizzare il patrimonio artistico e ambientale della Sardegna, attraverso lo sviluppo della filiera audiovisiva, garantendo competenza e professionalità per attrarre nella nostra isola i progetti cinematografici e audiovisivi.
La scelta dell’Ex Manifattura Tabacchi come quartier generale della rassegna riveste un valore fortemente simbolico, come evidenziato durante la presentazione del programma da Giorgio Ariu, membro del CDA di Sardegna Film Commission che ha anche rappresentato l’Assessorato alla Pubblica Istruzione: “l’evento rappresenta una grande occasione per far incontrare i giovani produttori con i grandi registi del panorama internazionale e ciò avviene in un edificio in cui le sigaraie hanno lavorato e lottato instancabilmente per i propri diritti e dove ora i giovani corsisti del settore audiovisivo d’animazione stanno imparando un mestiere con grande sacrificio”.
Nevina Satta, direttrice di Fondazione Sardegna Film Commission, ha evidenziato la risposta entusiastica dei giovani all’iniziativa: “la più grande soddisfazione per noi è quella di aver dato slancio all’ambizione sana di pensare che in Sardegna si possa creare qualcosa di straordinario. Nemmeno un lungo viaggio diventa un impedimento se si va a creare qualcosa di molto attrattivo e significativo.
A maggio del 2019 qui all’Ex Manifattura abbiamo organizzato il Cartoon Digital, un evento che ha fatto confluire oltre duecentottanta produttori internazionali di animazione a cui spiegammo che stavamo lavorando ad un polo di creatività. Dopo due anni la soddisfazione è quella di aver mantenuto la promessa, ma anche di vedere tantissimi nostri animatori tornare in Sardegna per un progetto di vita che ha una responsabilità nella comunicazione nei confronti dei più piccoli. L’investimento del denaro pubblico è orientato all’ambizione di sviluppare un’industria capace di competere nel mercato con prodotti di altissima qualità, mettendo sul tavolo le carte dell’originalità e unicità che la nostra Isola deve rivendicare con orgoglio. Internazionalizzazione, inclusione e sostenibilità devono essere pratiche quotidiane di lavoro e di vita e questo è stato possibile grazie ad un lavoro di squadra del nostro CDA”.
A partire dal 2014, Sardegna Film Commission ha adottato i protocolli green sul set e sviluppato un format sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio: “il Centro Regionale di Programmazione ha scommesso sulla comunicazione per l’educazione ambientale, in particolare l’insegnamento ai bambini e agli adulti su cosa significhino l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile e l’intelligenza artificiale”, ha commentato così Elisabetta Mocci, membro del CDA e funzionario amministrativo al Centro Regionale di Programmazione, nonché esperta di efficienza energetica.
“Tre milioni di euro di fondi strutturali sono andati alla Sardegna Film Commission e nei bandi pubblici abbiamo indicato un protocollo green da seguire ai produttori dei cortometraggi, ovvero di utilizzare i prodotti del territorio e fonti energetiche rinnovabili. Questo protocollo è stato successivamente adottato anche dalle Film Commission di altre regioni d’Italia. L’audiovisivo funziona, muove molte maestranze e ha permesso a molti animatori di emergere attraverso riconoscimenti nei festival in giro per la penisola. Come Centro Regionale di Programmazione, a quel punto abbiamo deciso di investire sulla scuola NAS per formarli. Non vogliamo scommettere solo sulla creazione di un polo per l’animazione, ma anche per la musica cinematografica, in quanto viviamo in un’isola scelta da produttori e registi per le proprie caratteristiche favorevoli alla realizzazione di audiovisivi”.