I Crusaders Cagliari: trent’anni di football americano in Sardegna_di Fabio Salis

Lo sport rappresenta da sempre un modello inestimabile di valori morali, quali l’appartenenza, la collaborazione, l’integrazione, il sacrificio, l’impegno, la correttezza e il rispetto.
In Sardegna esistono numerose realtà sportive che da decenni portano avanti con onore tutti questi principi, dimostrando che l’unione fa la forza e permette di valicare delle barriere apparentemente insuperabili. Una di queste società è rappresentata dai Crusaders Cagliari, squadra di football americano fondata il 19 dicembre del 1990 da un gruppo di giovani appassionati, nello studio del notaio Vacca in Viale Regina Elena, e che affonda le proprie radici nei Sirbons, team formatosi negli anni Ottanta.
Il football americano è una disciplina sportiva nata alla fine dell’Ottocento negli Stati Uniti e che in Italia ha mosso i suoi primi passi soltanto alla fine degli anni Settanta (il primo campionato ufficialmente riconosciuto dalla federazione fu disputato nel 1980). Ancora oggi nel nostro paese questo sport sta vivendo una fase di sviluppo e crescita.
Il club, guidato dal presidente Emanuele Garzia, ha festeggiato sabato al Teatro Doglio di Cagliari i trent’anni di attività sportiva (con un anno di ritardo a causa della pandemia) riunendo tutta la “famiglia” dei Crusaders e presentando al pubblico presente in sala il documentario dal titolo “Noi”, realizzato dal film-maker Stefano Sernagiotto, che ripercorre con grande dettaglio e precisione tutta la storia e i principi fondanti della squadra dei “combattenti” rossargento, attraverso le foto, le immagini e le preziose testimonianze degli atleti e dirigenti. Il video ha messo in grande evidenza il legame indissolubile instauratosi nel corso degli anni fra i membri che hanno fatto parte o ancora fanno parte della squadra.
La spinta propulsiva che ha dato vita al progetto è stata la volontà di creare un gruppo squadra, condividendo una passione e credendo fortemente in un’esperienza del tutto nuova e inedita per il territorio isolano: il primo allenamento della squadra fu nel gennaio 1991 al Campo Rai, dove circa una trentina di appassionati si presentarono, soprattutto giovani che volevano provare per la prima volta quello sport che avevano fino a quel momento potuto ammirare solo attraverso spezzoni trasmessi in televisione o nelle videocassette.
Alcuni dei momenti che hanno suscitato maggiore emozione durante la visione del documentario sono stati i ricordi dei successi negli anni Duemila, il momento di massimo splendore dei “Crociati” cagliaritani, quando fra il 2003 e il 2011 vinsero ben due campionati nella categoria football a 9 (nel 2004 contro i Red Jackets Sarzana e nel 2010 a Palermo contro gli Islanders Venezia). La prima finale in assoluto a cui parteciparono si giocò nel 2003 nella prestigiosa cornice dello stadio Artemio Franchi di Firenze, contro i Guelfi padroni di casa che si imposero sui rossargento.
Nel corso della conferenza di sabato, due temi affrontati sono stati anche quelli relativi al campionato ormai alle porte e al futuro del club: i “Crociati” hanno iniziato la preparazione in autunno e sabato 22 gennaio scenderanno in campo a Sanluri in amichevole contro i Guerrieri di Ajaccio per ricordare Michele De Virgiliis, ex giocatore e dirigente della squadra.
Il campionato di football a9 dovrebbe iniziare invece a marzo, mentre a giugno potrebbe concretizzarsi l’obiettivo di inaugurare il proprio impianto: come annunciato nel corso dell’evento, dopo lo stop dovuto alla pandemia sono ripresi i lavori al campo di Terramaini, la cui concessione è stata confermata dalla giunta Truzzu.
In collegamento da remoto si è presentato alla platea anche il nuovo head coach della squadra, lo statunitense Tim Tobin, che guiderà la squadra nel campionato ormai alle porte.
Hanno preso parte alla conferenza tutte le principali autorità, fra cui il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che ha consegnato una targa commemorativa da parte del Comune al presidente Garzia, la vicepresidente della Regione Sardegna e Assessora del Lavoro, Alessandra Zedda, e il presidente del CONI Sardegna, Bruno Perra.
Ha infine presenziato, in collegamento da Palermo, anche Leoluca Orlando, da quasi vent’anni presidente della FIDAF (Federazione Italiana di American Football), nonché primo cittadino del Capoluogo siciliano, che ha mandato i saluti al club e sottolineato come la federazione abbia tanto entusiasmo, nonostante le poche risorse economiche disponibili. Orlando ha inoltre confermato che la città di Cagliari sarà una delle sedi candidate ad ospitare la prossima estate le final four del campionato italiano di football americano.