Finanza Etica-Ethicas: il microcredito diventa una classe redditizia di investimenti_di Martina Battaglia
Microcredito fa rima con microfinanziamento: “E’ uno strumento finanziario che facilita l’accesso al credito a tutti quei soggetti (nuove o micro-imprese) considerati “soggetti non bancabili”, cioè non sono in grado di offrire garanzie reali e fiducia all’istituto bancario affinché quest’ultimo li finanzi.”, afferma il dott. Fabrizio Palazzari.
Storicamente, nasce nel mondo della microfinanza, grazie al Premio Nobel per la pace 2006, Muhammad Yunus, banchiere ed economista bengalese. “Negli anni ’70, si è posto il problema di come sviluppare l’accesso al credito per le donne dei villaggi del Bangladesh. Da lì, il microcredito auto garantito dalla comunità stessa, il quale ha ottenuto una buona pratica, sviluppatasi in tutto il mondo.”, precisa Palazzari.
Efficacia, affidabilità e creazione di valore: tre caratteristiche del modello italiano, il quale risalta a livello europeo. Il responsabile di Ethicas, studio di consulenza sul microcredito e sviluppo locale, dichiara che le percentuali di default, quindi di fallimenti, sono molto basse: di norma, il 97% dei microcrediti erogati viene restituito. Inoltre, si è dimostrato che con quanto erogato, si riesce a creare mediamente quasi tre posti di lavoro, incluso quello del proponente.
“Riesco a fare questo lavoro mettendo le persone nelle condizioni di ottenere una garanzia pubblica dello Stato dell’80% del finanziamento, che il prestito bancario convenzionato col fondo di garanzia andrà ad erogare. In questo modo, riusciamo a superare uno dei più stretti colli di bottiglia che ha sempre caratterizzato l’accesso al credito”, sottolinea il consulente.
Un altro aspetto rilevante è che vengono offerti dei servizi di assistenza tecnica, tutoraggio e monitoraggio da parte dei professionisti alle nuove imprese, sia nella fase iniziale di creazione e sviluppo, che durante i primi 5 anni, quindi durante la fase di restituzione del microcredito.
Viene finanziata anche l’IVA, peculiarità non familiare agli altri strumenti di finanza agevolata. E’ dunque possibile acquistare attrezzature o beni usati, caratteristica che lo rende più agile e competitivo rispetto agli altri, in quanto richiedono necessariamente il nuovo.
Fino al 2020, l’importo massimo erogabile era di € 25000 per singolo microcredito, eventualmente integrabile con altri € 10000, dopo aver ottenuto la prima frazione. Con il Decreto Covid-19, sono aumentati tali importi da € 25000 a € 40000, conservando l’integrazione di €10000. Infatti, nel 2021, si finanziano, in totale, sino a € 50000.
Questa decisione è stata determinata da due grandi fattori: da un lato, per venire incontro alle persone, vittime del periodo pandemico, dall’altro perché i dati hanno dimostrato che in Italia il microcredito, dal 2015, è stato richiesto anche dalle imprese più strutturate, per la sua efficacia e facilità di accesso al credito.
Studio e valutazione dell’impatto socio-ambientale: tratto caratteristico della Finanza Etica, la quale pone al centro della sua azione, sia lato credito che investimenti, il rispetto per l’ambiente e le persone. “Noi, come Ethicas, portiamo avanti già da tempo un microcredito che chiamiamo “valoriale”, in quanto si basa su una valutazione anche di principi etici e morali dei partecipanti. Cerchiamo di aiutare a ottenere il finanziamento quelle imprese che hanno intenzione di operare nel rispetto di una solidità economico- finanziaria, ma anche per le persone e l’ambiente.”
Tali principi vengono implementati da diversi attori: nel caso della Finanza Etica, c’è Banca Etica, mentre per quanto concerne la Finanza Mutualistica e Solidale, vi è l’esperienza delle MAG (Mutue di Auto- Gestione).
La prima è una banca cooperativa: si aderisce all’istituto bancario diventando soci della stessa, sottoscrivendo una quota di capitale. Trasparenza e attenzione alla destinazione degli investimenti sono le prerogative di Banca Etica. Per quanto riguarda l’accesso al credito, in quanto “etica”, fa una valutazione socio-ambientale, d’altro canto, essendo comunque banca, deve rispettare i principi di vigilanza.
Le MAG sono delle cooperative finanziarie in cui i soci sottoscrivono delle quote di capitale sociale e poi mutualmente decidono di finanziare, con dei microcrediti, delle iniziative imprenditoriali degli stessi.
Puntualizza il responsabile: “Anche in Sardegna, dal 2012, è attiva una MAG con la quale collaboriamo e che cerca di portare avanti questi principi: si chiama Acanta MAG Coop.”
Tra accesso ed erogazione del credito si gioca la più importante partita per lo sviluppo locale, pertanto c’è un forte bisogno di microcredito per vari motivi: dalla crisi economica, già in passato, alle modifiche nel mondo del lavoro passando per la recente crisi Covid-19.
Fattori che hanno decretato l’espulsione dal mondo del lavoro di molte persone: ultra 40enni e 50enni, i quali hanno grosse difficoltà a re-inserirsi nel mondo del lavoro, ma anche gli stessi giovani.
Riflettori su Ethicas, società di consulenza di cui è promotore il dott. Palazzari, che da tre anni lavora per colmare questo gap. Sfide sostenibili: il microcredito, da “strumento socio-ambientale” diventa una vera e propria classe redditizia di investimento.
Nel 2020, riesce a finanziare, in Sardegna, 25 nuove imprese: il 99% sono persone che si mettono in gioco per la prima volta. Registra un 70% la provincia di Cagliari, la restante parte tra Sulcis-Iglesiente, province di Sassari, Nuoro e Oristano, con un finanziamento medio concesso di € 30000. Spicca la declinazione al femminile: quasi la metà sono donne.
Dati interessanti che riflettono segnali positivi per il 2021: Ethicas punta ad incrementare le cifre.
C’è lo spazio per fare economia, che non è solo un mero scambio di beni, ma anche relazioni, rispetto, fiducia. Un’impresa che nasce è nuovo attore, volano di crescita sociale. Conclude il manager: “Il microcredito ha dimostrato che può essere una strada da seguire. In particolare, quando all’accesso al credito si affiancano servizi di consulenza e formazione. Più attori riusciamo a mettere in gioco in questa filiera del credito locale, più sarà facile rimuovere le barriere d’ingresso.