‘’L’arte è un arco teso che lancia la sua freccia più in là dell’infinito’’ disse Fabrizio Caramagna. E’ proprio cosi, e a cogliere e custodire queste frecce che spesso rendono visibile l’invisibile, cioè la nostra anima, son proprio i galleristi. In cerca di talenti, in cerca di chi non è stato ancora capito o conosciuto, in cerca di qualcosa che racconti la vita. Perché come sostiene Dante, il nostro protagonista, chi non capisce l’arte non può capire la vita… e viceversa. Chissà però se l’arte va capita, o va sentita. Se dovrebbe essere per tutti e di tutti. Tutte queste domande le pongo a Dante, noto gallerista e collezionista Sardo.