Luglio 27, 2024

Si è concluso l’iter del procedimento di revoca delle nomine degli organi del Parco Geominerario_di Tarcisio Agus

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Ieri pomeriggio, presso il Ministero della Transizione Ecologica, si è concluso l’iter del procedimento di revoca delle nomine degli organi del Parco Geominerario. Nella circostanza, è stato possibile ribadire al Direttore Generale del Ministero l’estraneità dell’attuale gestione ai numerosi punti, in particolare ne ho ricordato alcuni:

– Monetizzazione per buoni pasto e festività soppresse; – Compensi ai commissari straordinari ed indebita corrispondenza di gettoni di presenza;

– Importi erogati, non rendicontati, non giustificati e criticità: per le tesi di laurea Premio Paci; per la Consulta delle Associazioni (CAU); per Miniere Rosas – Narcao; CICC di Carbonia ed il CICO (Centro cultura dell’Ossidiana) – Pau, sciolto fine 2014 e l’AUSI – Iglesias, anche per spese non dovute.

Agli Enti: Igea, per il l’Archivio storico di Monteponi; Arbus per il museo “Sanna Castoldi” e Carbonia per il museo a “Serbariu”;

– Polizze assicurative stipulate dal Parco, di cui non sono state rilevate le finalità e in assenza di procedura pubblica per l’affidamento.

– Contratto con la Gi Grup di Milano per la somministrazione di lavoro temporaneo;

-Servizi di Telefonia mobile con contratti stipulati in violazione degli obblighi di approvvigionamento attraverso gli strumenti di acquisto Consip s.p.a o simili, nonché l’emissioni di carte di credito per spese diverse.

Alcuni dei punti contestati riguardano anche la nostra gestione, come la mancata esibizione dei documenti richiesti dal Mef, dei precedenti periodi commissariali, ma non trovando pezze giustificative era impossibile fornirle. Così pure i ritardi di presentazione dei bilanci, mancata procedura comparativa per l’affidamento e l’organizzazione Press Tour, progetto ASTA e l’incarico per la gestione economico finanziaria. Punti di natura procedurale su cui è stata data ampia spiegazione.

Così pure è stata spiegata la fuoriuscita dalla rete Geoparchi Unesco, che il Direttore Generale Dott. Maturani, aveva già constatato con l’ultima nostra nota di risposta, convenendo che il mancato impegno assunto a suo tempo dal Parco in sintonia con la Regione, ha pesato decisamente sulla fuoriuscita del Parco dalla rete.

Purtroppo, ha sottolineato il Dott. Maturani, di fronte alla relazione della Corte dei Conti, che, facendo propria quella del Mef, ha presentato, per la prima volta, ai presidenti dei due rami del Parlamento, l’ufficio vigilante non poteva esimersi da avviare il procedimento amministrativo, come atto dovuto, che non è rivolto agli attuali amministratori, ma all’ente Parco.

Questa sua ultima affermazione non ci ha certo consolato, perché l’opinione pubblica non conoscendo i fatti è portata a semplificare, attribuendo le responsabilità del commissariamento agli ultimi gestori.

Il nostro rammarico è stato la non valutazione politica, perché è prevalso esclusivamente quello burocratico, addossandolo a questo CdA. Mentre la politica avrebbe potuto distinguere il destino dell’Ente, salvando un CdA incolpevole e consentendole di completare il proprio mandato, con l’impegno a risolvere le rilevanze ispettive ed essere alla fine giudicato.

Foto di copertina di Maurizio Artizzu

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