La festa è finita: Truzzu scenda dal monopattino_di Roberto Casu
Stando agli ultimissimi sondaggi sulle intenzioni di voto, Fratelli d’Italia ha scavalcato la Lega ed è il primo partito italiano.Essere l’unica opposizione paga, almeno sulla carta.Certo, poi arrivano le elezioni, ed è un’altra storia. Non sempre i sondaggi si trasformano in voti. Ma a volte capita e bisogna governare. E anche questo è un bel problema.
Ne sanno qualcosa i 5 stelle e ne sa qualcosa anche Salvini. Ma pure il partito di Giorgia Meloni non è del tutto privo di esperienza al riguardo. Governa Regioni e Comuni importanti. Prendiamone uno a caso: Cagliari. Vincere le elezioni non è stata un’impresa storica. Nel 2019 i cagliaritani hanno eletto Paolo Truzzu per liberarsi di Massimo Zedda, dei suoi mastelli e delle sue piste ciclabili.
Il guaio è che dopo due anni si ritrovano con gli stessi mastelli, con più piste ciclabili, con gli stessi problemi di sicurezza, e ora anche con le stesse archistar del circo Soru-Zedda. Sarebbe interessante conoscere le intenzioni di voto dei cagliaritani 24 mesi dopo il cambio della guardia in via Roma. Perché l’impressione è che per il resto, oltre alla guardia, sia cambiato ben poco.
La domanda è: perché? Dov’è la Cagliari più sicura, efficiente, più bella, più cagliaritana, promessa alla vigilia del voto di due anni fa? La risposta è sotto gli occhi di tutti, sconsolante: non ce n’è traccia. Si nota, al contrario, un’incomprensibile continuità con la precedente amministrazione.
Il caso delle piste ciclabili – e della nuova cervellotica segnaletica stradale orizzontale punitiva per gli automobilisti – è l’emblema di questa impasse. Di un’amministrazione che non sembra avere una sua idea di città e dunque si limita a dare seguito alle scelte (sbagliate) della giunta Zedda. C’è ancora tempo per scendere dal monopattino. Per lasciare il segno e cambiare Cagliari. Renderla una città migliore, più sicura, più produttiva e più bella. Ma servono idee, progetti e coraggio. Tutte cose che non si comprano al mercato. In nessun mercato.