Ottobre 13, 2024

Non è teatro anno II

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Il teatro corre sull’etere, e fra le case sparse

L’anno scorso gli appuntamenti tematici della Rassegna, Non è teatro sono stati un esempio unico nel panorama nazionale di “altro teatro” pensato per i supporti digitali.

Forte delle risposte e alla luce di incertezze che spesso impediscono una fruizione artistica lineare, il teatro dallarmadio, capitanato da Antonello Murgia e Fabio Marceddu, ha voluto rimescolare le carte artistiche e creare una nuova rassegna, fatti di debutti e di nuove collaborazioni,  di spettacoli appartenenti alla biografia della compagnia riletti alla luce dei nuovi supporti.

Il risultato sono due settimane con alcune anteprima clandestine, in compagnia di  alcuni dei nomi più rappresentativi della scena isolana, e una serie di appuntamenti tematici che ricalcano gli streaming degli anni scorsi, e che indagano nuove forme di fruizione artistica come il teatro in luoghi altri all’aria aperta lontano dalle sensazioni di pericolo.

Il format vuole dare accesso a tutti, per una arte che non pone limite di alcun genere.

Non è teatro è teatro di comunità digitale, e condivisione di intenti ed ha la sua casa in streaming, direttamente presso il centro d’arte dell’exma, e le altre case/giardini e location, luoghi che danno all’arte un senso di libertà.

Non è teatro si avvale del sostegno della Fondazione Sardegna e di altri sostegni istituzionali).

La Rassegna teatrale digitale  (Non è teatro) è un Format, che vede in scena artisti (attori, cantanti, danzatori e musicisti) in  in presenza e in streaming.

La rassegna prevede la “messa in scena ed in onda” non solo di spettacoli originali,  con artisti  diretti dal teatro dallarmadio.

Questi i temi/titoli delle puntate di quest’anno che si snoda dal 26 aprile all’8 maggio, fra la Sala conferenze dell’exma, e altri luoghi sparsi nell’isola (Lanusei, Flumini, Elmas):

La Primavera in ritardo, La festa di Liber-tazione, la Festa dei “Love-attori” , La panchina vuota, “Baijica” ovvero l’oncomondo (il mondo del male oscuro che si illumina di arte e di speranza),  poi Amore e Tandos,  ed infine la riprese di Oja oh mà, di Francesco Abate.

Non è teatro, nasce in un periodo di crisi dove l’intera produzione artistica ha conosciuto un tracollo senza precendenti.

Attraverso l’arte si affronteranno in “modalità altra” le paure derivanti da questi eventi che hanno cambiato l’approccio alle manifestazioni artistiche e si verrà incontro alle esigenze di comunità isolate superando barriere di qualsiasi tipo.


Tra i protagonisti Lia Careddu, Rossella Faa, Tiziana Pani, Cristiana Cocco, Renzo Cugis, Vanessa Podda, Carla Onni, Daniela Littarru, Lucidosottile con Tiziana Troia e Michela Sale Musiu, Rossolevante con Iuri Piroddi e Silvia Cattoi e il teatro dallarmadio conFabio Marceddu Antonello Murgia.

Una rassegna pensata per  indagare nuove forme di fruizione artistica come il teatro in luoghi altri, “noi facciamo teatro dappertutto” aggiunge Fabio Marceddu che spiega: “Non è teatro” è teatro di comunità digitale, e condivisione di intenti ed ha la sua casa in streaming, direttamente presso il centro d’arte dell’ Exma, e in  altre case/giardini e location  che danno all’arte una connotazione di libertà spaziale.

Come dice il regista di tutti gli appuntamenti in streaming, Antonello Murgia:

questa rassegna è pensata per il web, nasce quindi non come una “ripresa  visiva” fine a se stessa, ma con altri presupposti artistici, dove la telecamera fissa diventa una occasione legata ad un limite da trasformare in possibilità.

Il festival prevede anche una masterclass in presenza  lunedì 2 maggio all’interno del percorso sospeso fra teatro in presenza ed in streaming.

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