Maggio 22, 2025

Arcuentu nel periodo medievale/I: i bizantini in Sardegna (534 e 900 d.C.)_di Tarcisio Agus

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Arcuentu-1

Dopo la cacciata dei vandali dalla Sardegna i bizantini prendono possesso dell’isola, ma avranno ancora a che fare con gli sbarchi degli ostrogoti e longobardi, costringendoli a dotarsi, nelle città e nei punti strategici, di fortificazioni (Castra felicia). Al controllo militare si affiancò l’opera dei monaci greco ortodossi, nella evangelizzazione delle popolazioni ancora legate ai riti pagani.

Arcuentu simbolo pagano

Sardus Pater

Alcuni studiosi affermano che sulla cima dell’Arcuentu sia posto il tempio al Sardus Pater forse in virtù della citazione di Sallusto del I sec a.C., che affermava il Sardus essere il figlio del Dio Makeris, l’Heracles della Libia. Sbarcato in Sardegna con un gruppo di coloni si integrò con i suoi abitanti tanto da cambiare il nome all’isola da Argyròphleps nesos (isola dalle vene d’argento) in Ichnusa, Sardò – Sardinia.

Mons Herculentu
Bronzi repubblicani
Bronzi imperiali
I “Castrum” bizantini

I monaci sul territorio

I monaci in particolare eremiti, sceglievano luoghi dell’entroterra poco accessibili per godere di una certa solitudine ed autonomia. Probabilmente scelsero il territorio dell’Arcuentu per la forte presenza pagana, edificando nella villa Santi Antini, la chiesa dedicata a San Costantino, (l’imperatore venerato dalla chiesa greca). La villa con la Chiesa di Santu Antini si trovava al centro di diverse aree abitate, come Genna Abis – Bidda Atzei – Terra Sebis, Genn’é Gruxi, la villa romana Is Orfaneddus e Cilirus, per citare i più significativi.


Herculentu muta in Arcuentu

Evangelizzare una popolazione che per 600 anni ha venerato un Dio pagano, non era certamente facile, ma i religiosi o laici, forse di matrice “Basiliana” (regola di San Basilio), nella loro opera adottavano il principio che: “Ogni gesto del cristiano doveva essere ispirato alla parola di Dio”. Per cui bisognava trovare un’alternativa cristiana al Dio pagano, che potesse essere ispirato e spiegato con la parola di Dio (sacre scritture). Non è dato sapere se Herculentu mutò per assonanza nel sardo Arcuentu o se i monaci spostarono l’attenzione delle genti dal profilo umano del Dio pagano sul profilo ad arco del crinale, chiamandolo semplicemente Mons Arcus Ventus (Monte arco del vento), in sardo Mont’Arcuéntu.


Mons Arcus Ventus

Il monte Arcuèntu (il monte sacro) poteva così esser mantenuto sacro (sincretismo religioso), ma cristianizzato attraverso la parola di Dio: Genesi (9,16): “L’arco sarà sulle nubi, ed io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna tra Dio ed ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra”. Vangelo secondo Giovanni (3,8): “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”.

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