Arcuentu nel periodo medievale/V: Arcuentu ritorna luogo mistico_di Tarcisio Agus

Si potrebbe affermare che l’Arcuentu riprese ad essere il luogo mistico e di preghiera a contatto con il cielo, in quanto dopo il 1342 non risulta interessato da alcun evento militare e tanto meno coinvolto nella lotta aperta da Mariano IV nel 1353 contro Pietro IV re di Aragona.
Mariano IV
Mariano IV pur avendo studiato a Barcellona capiva che l’alleanza con Catalano Aragonesi avrebbe messo a rischio l’esistenza del Giudicato e sciolse il vassallaggio togliendo dagli scudetti simbolo del regno l’albero eradicato ormai associato a quello catalano.


La Sardegna quasi unificata
Mariano IV, considerato il più importante sovrano d’Arborea, riuscì quasi a riunificare l’isola sotto il suo regno tanto che gli aragonesi chiesero ed ottennero un accordo di pace che durò 10 anni (1355-1365). In questo periodo il Giudicato d’Arborea era considerato il più florido, ricco di storia, di arte e di accordi con casati europei. Nasceva anche l’importante codice rurale meglio noto Carta De Logu.
Ugone III
Alla morte di Mariano IV, per peste nel 1376 , prese il regno il figlio primogenito Ugone III, considerato un despota e un crudele tiranno, non riuscì a completare l’opera del padre, per l’unificazione dell’isola mancavano Castel di Cagliari ed Alghero. Ugone III pare morì con sua figlia Benedetta uccisi a furor di popolo nel 1383, perché non rispettò la volontà della Corona de Logu. Succedette al trono la sorella Eleonora che nel 1388 propose un nuovo accordo di pace con i Catalano Aragonesi.
La pace di Eleonora

Assenze nel documento di pace
Nell’importante documento medioevale della Pace di Eleonora d’Arborea del 1388 non è rappresentato il castello di Arcuentu e tanto meno il borgo di Biddazei, mentre è presente 1 rappresentante del castello di Mons Regalis e 13 del Borgo Mons Regalis. Non figura neppure Arbus e Gonos, mentre Guspini è presente con 4 rappresentanti. Questa scarsa rappresentanza territoriale è sicuramente dovuta alla devastazione della Peste Nera, che per 6 anni(1346-1353) falcidiò le nostre comunità.
La peste
Anche il cenobio vallombrosano sull’Arcuentu fu colpito dalla ondata pestilenziale così pure i nostri centri, sia dalla storica “Peste nera” del 1347, che dai successivi ritorni. Nel 1403 si registrava la morte per pestilenza di Eleonora d’Arborea nel castello di Monreale. Altre notizie sullo spopolamento di Arcuentu e di molte ville si rilevano dalle proprietà date in dote nel 1414 a Eleonora Manrique Carroz, vedova di Berengario III, cugina del re di Sicilia e Sardegna Ferdinando I.