La straordinaria opera di Francesco Alziator_di Luigi Spanu
Francesco Alziator, un letterato con l’occhio del giornalista, che si interessò di storia, letteratura, linguistica, poesia, teatro e di musica e soprattutto di tradizioni popolari, si è rivelato uno straordinario intellettuale sardo.
Con questa pubblicazione è doveroso ricordare il grande etnografo sardo che con la sua prolifica attività letteraria ha profuso nell’animo dei sardi, e nei cagliaritani in particolare, il suo profondo amore per l’amata isola.
Nel contempo, vogliamo mettere in risalto che due importanti letterati sardi, Alziator e lo scrittore e romanziere Giuseppe Dessi, sono nati entrambi nel 1909 e morti nel 1977.
Cagliari ha già dedicato tre importanti convegni, una mostra (“Cagliari e la Sardegna viste da Francesco Alziator”) e diversi premi letterari e sono state ristampate le sue opere di grande spessore. Egli è stato un profondo conoscitore della nostra cultura popolare ed uno scrittore dallo stile davvero originale e brillante.
Parte dei suoi studi li ha riversati nel bel libro “II folklore sardo” (aprendo, così, una strada nuova agli studi demologici; purtroppo, oggi non vediamo all’orizzonte altri studiosi delle radici e dell’animo popolare dei sardi che possano competere con lui!).
Alziator ha scritto molto anche sulla sua città, tanto che alcuni lo hanno definito “scrittore e poeta di Cagliari”. Tali scritti su Cagliari sono stati pubblicati su “L’elefante sulla torre” (ben tre edizioni) a significare che almeno cinquemila persone possiedono questo libro.
Importantissima è stata la collaborazione offerta da Alziator a L’Unione Sarda, ma egli ha scritto anche reportages eccellenti su Iglesias ed altri centri isolani; in “Iglesias, città d’arte” (raccolta degli scritti sulla città) sono riportati i quarantanni di vita delle miniere (il volume è stato curato dallo scrivente).
Sono state pubblicate opere postume e alcune opere ristampate. Tra le ristampe, la “Storia della letteratura di Sardegna” e, tra quelle postume, “I versi di Francesco Alziator” (1996), curata da Cenza Thermes: è una raccolta delle poesie composte tra la prima giovinezza e l’anno della morte. “Questa attività sotterranea di Alziator – nota Giovanni Mameli – era nota a pochissimi: finalmente si possono leggere le poesie da lui scritte e le traduzioni di alcuni componimenti di Alceo, Ippocrate, Orazio, Rilke e Hauptmann”.