Maggio 3, 2024

Passione 500: a Guspini il restauro di una meravigliosa “Fiat Spiaggina 58″_ di Tarcisio Agus

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La maggioranza della nostra società opera nell’interesse della collettività, dando il proprio contributo con il lavoro per la crescita del paese. In questa parte di popolazione risiede anche una forte componente di persone che oltre al proprio lavoro mette in campo attività e passioni che coprono un’altra parte di vita e che chiamiamo semplicemente Hobbies (Passatempi). Una passione che spesso rimane ai margini della nostra società, circoscritta al proprio ambito famigliare o ad una cerchia di amici e solitamente non ha risonanza nazionale perché prevalgono tutti i giorni le notizia di politica, di economia, di guerra e sempre più spesso di cronaca.

Il passatempo più diffuso e senz’altro lo sport praticato pare dal 33 % della popolazione, ma sono un’infinità anche quelli che del passatempo ne fanno una doppia funzione: svago e riciclo. Sempre più si assiste al riuso dello scarto per nuove produzioni, spesso artistiche, ma una buona parte sono d’uso quotidiano, come per esempio il recupero di vecchi mobili finiti in discarica, che pazienti cittadini restaurano dando loro nuova vita, ponendo così in atto la moderna filosofia dell’economia circolare.

Fra il riuso dello scarto mi ha colpito il passatempo intrapreso da un gruppo di giovani guspinesi e non, appassionati di motori, in particolare della vecchia fiat 500.

Auto che segnò il boom economico dell’Italia, nata nel luglio del 1957 e prodotta sino all’agosto del 1975. Gli attuali giovani forse ne hanno sentito parlare non fosse altro perché la Fiat, dopo 40 anni, ha posto in vendita una nuova 500, più moderna e potente, nulla a che vedere con la vecchia Fiat 500 o in versione Giardinetta. Il suo successo fu dato sicuramente della modalità di vendita dell’auto che la Fiat mise nel mercato con il pagamento rateale, dando così la possibilità a milioni di lavoratori a posto fisso di sacrificare una parte del proprio stipendio facendolo diventare un fenomeno sociale.

La riscoperta della popolare auto da parte dei giovani del XX secolo è interessante e nel contempo ammirevole. Questi come il guspinese Alessandro Concas, operaio nella fabbrica di ceramica, dedica tempo e passione al recupero delle 500 abbandonate in vecchie discariche o cortili in disuso, ormai veri e propri catorci.

Gli Alessandro con il loro gioiello

La passione di Alessandro finalmente si è concretizzata dopo mesi, se non addirittura un intero anno o poco più, recuperando uno di questi ammassi dal suo disfacimento in un terreno abbandonato. Dopo averlo studiato in ogni sua parte e constatando l’impossibilità del recupero della capote, ha pensato, in collaborazione con il suo amico Alessandro Schirru di Arbus, alla serie speciale della Fiat “Spiaggina 58”, nata per una clientela singolare amante della bella vita all’area aperta, senza tetto e portiere. Fra gli acquirenti più noti del tempo si ricordano: l’attore Yul Brinner, l’industriale Henry Ford e il magnate Aristotele Onassis. Mentre per i giovani e gli sportivi che non potevano permettersela la Fiat propose la 500 con il tetto apribile. Forse il caldo dell’estate e le sudate che i due amici vi hanno dedicato li portò a replicare, a modo loro, un unico e raffinato esemplare che hanno battezzato Fiat 500 granturismo. Con meticolosa pazienza non si è sprecato nulla, tutto quanto era possibile recuperare, lucidare e mettere a nuovo è stato fatto. La dove alcune parti facili a deteriorarsi sono andate perse, come l’imbottitura dei sedili, sono stati rimpiazzati con prodotti acquisiti dal mercato specializzato, che sta adottando lo scarto di materiali idonei all’uso, destinati altrimenti allo smaltimento, a volte in maniera ordinata ma spesso abbandonati nelle discariche abusive o addirittura inviati nelle immense discariche del terzo mondo. Ma non solo, quando la fantasia positiva la si lascia correre ci si scopre anche “Design”, ideando e progettando oggetti di arredo che hanno concorso ad impreziosire il piccolo gioiello. I legni di lavorazioni residui, destinati anch’essi al macero, hanno trovato forma e collocazione nelle parti di rifinitura, dando un tocco di eleganza e raffinatezza a quel vecchio ammasso di rottami, oggi chiamato a nuova vita ed orgogliosamente mostrato alla collettività.

Una passione che i due Alessandro condividono con altri loro amici, creando l’associazione di appassionati “Club Fiat 500 Guspini”, così come succede in molti comuni dell’isola e d’Italia.

Aspetto quest’ultimo, che concorre a creare fra gli appassionati scambi culturali e fecondi incontri periodici dove far sfilare ed ammirare i loro gioielli, ma è anche occasione, per le famiglie, amici a seguito e curiosi, di socializzazione e condivisione. Momenti importanti per loro che vivono la passione, ma anche per la società, sempre più abbisognosa di occasioni di incontro, specie fra i giovani e non solo, avvezzi spesso ad una socializzazione e condivisione esclusivamente di tipo virtuale.

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