Come rubare la nutella senza farsene accorgere_di Massimiliano Morelli
Vincere all’ultimo respiro ha il sapore della nutella rubata senza farsi accorgere da mamma che abbiamo trovato il barattolo, che lo abbiamo aperto, preso una cucchiaiata e richiuso ben benino. Vincere un attimo prima che l’arbitro fischi tre volte non posso scrivere che stia diventando un’abitudine, ma siamo molto vicini alla realtà. Ribaltare il Sassuolo porta in dote tre punti per la classifica e la consapevolezza di saper soffrire, saper essere squadra, saper stare al mondo. Qui è inutile raccontare una partita vista e vivisezionata in tutte le sue sfaccettature, forse sarebbe meglio far capire a qualche collega che a Cagliari le pagelle finali le dovrebbero scrivere i giornalisti e non suggerire i procuratori. Ma questa è un’altra storia, meglio soprassedere. Qui viaggiamo con la fantasia, lo facciamo a occhi aperti. Sogniamo per esempio di fare lo scherzetto sabato prossimo a quel signore che ci ha portato per mano in serie B due anni fa. Ma non siamo vendicativi, siamo di altra pasta. Viva pure la sua esistenza controllando e ricontrollando l’orologio. Non ci interessa. Siamo tutti d’un sentimento, squadra, popolo, isola, e metteteci pure quel che volete, purché profumi di sardo.