Ottobre 13, 2024

A Cagliari approda il Teqball: la nuova ed emozionante disciplina che incanta gli appassionati di sport_di Martina Battaglia

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Sbarca in città una nuova disciplina sportiva, il Teqball.

Nasce in Ungheria nel 2012 e fa già breccia nei cuori dei tanti appassionati di sport, con una capillare diffusione in tutto il mondo.

“Siamo i primi in Sardegna nonché i trentesimi in Italia”, afferma Fabio Argiolas, uno dei responsabili dell’attività. “Dopo l’inaugurazione dei campi di Padbol, avvenuta il 31 ottobre scorso, abbiamo deciso di proporre una novità per dare freschezza anche a nome della Polisportiva Ferrini Cagliari che si impegna seriamente a garantire sicurezza senza far rinunciare al divertimento”, continua Argiolas, “I due campi da gioco sono stati inaugurati il 6 aprile.”

L’anima di questo sport è il tavolo (Tavolo Teq), particolarmente rivoluzionario per la sua sofisticata fisionomia. “Quello standard è un tavolo curvo, lungo 2,85 metri e largo 1,50 metri. In mezzo ha una rete, come il ping pong, la quale però è in resina, quindi compatta. Questo dettaglio garantisce che la palla rimbalzi sempre”, dichiara il responsabile.

Il successo del Teqball è la sua formula: dinamico, divertente, sicuro. Si può giocare tra due (singoli) oppure quattro giocatori (doppio). Il pallone ufficiale è un numero 5, un classico da calcio. Il vantaggio di tale disciplina è che azzera il contatto fisico, quindi gli infortuni da impatto, perché non si può sfiorare né il giocatore, denominato Teqer, né il campo da gioco: un surplus di valore ai tempi del Covid-19.

Questa disciplina sportiva aiuta a sviluppare capacità tecniche: resistenza, rapidità e concentrazione.

Stesso tavolo, diversi accessori da adoperare: la curiosità risiede nei differenti sport Teq che si possono praticare. “Parlando propriamente del Teqball, parte avvantaggiato chi ha una buona tecnica di base di calcio, però il tavolo Teq è polivalente, dunque lo si può utilizzare per giocare a Teqis, Teqpong, Quatch, rispettivamente con diverse tipologie di racchette, oppure a Teqvoly, variante della pallavolo”, dice il responsabile. Lo sport abbraccia tutti, indipendentemente dal genere e dalla fascia d’età.

Obiettivi ambiziosi e motivanti per Fabio Argiolas: “Non appena sarà possibile riprendere l’attività, abbiamo intenzione di osservare le coppie ed i singoli più bravi. Comunicheremo i nomi alla Federazione Italiana di Teqball per disputare i campionati italiani.”

Al centro, uno scopo sociale: emerge l’impegno nel creare unione e condivisione, grazie allo sport, in un periodo difficile come quello attuale. Fabio Argiolas conclude: “Massima sicurezza, nessun contatto fisico. Prima con il Padbol, ora con il Teqball, vogliamo dare una grande opportunità alle persone: continuare a fare sport, tra amici oppure tra parenti. Quando non ci saranno più le restrizioni relative alla Zona Rossa, delizieremo i nostri amici sportivi con tante belle novità.”

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