Ottobre 13, 2024

Sarasadat Khademalsharieh, campionessa di scacchi…e di coraggio!_di Jean Nouvel Casali

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Metti una partita di scacchi…metti un campionato del mondo, in terra kazaka…metti una donna di nome Sara con un sogno e un talento nel cassetto…metti una sfida che va oltre i 50 x 50 cm2 di una scacchiera…metti una mossa che rompe le regole…metti una Donna che “sceglie” di esser Regina e che con soli 8,5 cm di ebano intarsiato fa scacco al Re, un gigante alto oltre 1.610 anni e largo tante nazioni! Un Re dal regno talmente grande che va oltre i millenni…talmente grande che arriva oggi a confinare con altri regni diversi dal suo e pur di continuare a tenere un confine netto…mette un velo…Sara è iraniana…musulmana! Ha 25 anni e un talento sconfinato per gli scacchi…Sara si toglie il velo e lo fa pubblicamente come a mostrare a tutto il mondo che lei è una delle tante! Perché Sara è cresciuta con questa filastrocca: Hijad, Khimar, Jilbab, Niqab, Abaya, Chador, Burka! 

E come lei con questo scioglilingua sono cresciute tutte le donne iraniane, sue connazionali e, oltre il Tigri e l’Eufrate e fino all’Atlantico e al Pacifico, tutte le donne del  mondo islamico! Un velo e’ per sempre! E che sia colorato o meno, di tessuti pregiati o no, è pur sempre una barriera…uno schermo! Fa un po’ l’effetto che sto provando ora nel dialogare con voi! Io scrivo ma non posso vedervi! 

E voi potete leggermi…”ascoltarmi”…immaginare chi e cosa ci sia dietro il “vetrofoglio” virtuale…Senza poter uscire da questa “dimensione costretta”! Ecco! Per Sara e tutte le donne islamiche e’ lo stesso! E per la scelta di qualcuno che lo impedisce e lo impone con la forza e la violenza interpretando in modo improprio queste parole : «E di’ alle credenti che abbassino gli sguardi e custodiscano le loro vergogne e non mostrino troppo le loro parti belle, eccetto quel che di fuori appare, e si coprano i seni d’un velo e non mostrino le loro parti belle ad altri che ai loro mariti o ai loro padri o ai loro suoceri o ai loro figli, o ai figli dei loro mariti, o ai loro fratelli, o ai figli dei loro fratelli, o ai figli delle loro sorelle, o alle loro donne, o alle loro schiave, o ai loro servi maschi privi di genitali, o ai fanciulli che non notano le nudità delle donne, e non battano assieme i piedi sì da mostrare le loro bellezze nascoste; volgetevi tutti a Dio, o credenti, che possiate prosperare!» 

Ora, massimo rispetto per le religioni altrui e per le credenze e le convinzioni e convenzioni millenarie! Massimo rispetto per la libertà, di culto e di pensiero, di ogni essere umano; massimo rispetto dunque per le donne islamiche che decidono di tenere il proprio velo. In fondo ci sono tanti veli quanti sono le donne che li indossano. Ma c’è un punto in cui finisce la propria libertà e inizia quella degli altri! 

Ebbene Sara ha scelto di togliere il velo! Lo ha fatto davanti al mondo! Sarà ha scelto la sua libertà!!! Ha appena fatto la sua mossa e schiacciando il pulsante, ha fatto partire il tempo del proprio avversario nel fare la propria…un tempo che chiede solo di scorrere…andare avanti verso un futuro che profumi di libertà…di scelta…di culto…di pensiero…e adesso, mondo!!! A te…a noi…la mossa!

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