Ottobre 7, 2024

Nuoro: All’Istituto Superiore Regionale Etnografico, “IsReal Cinema internazionale” cala un tris di donne

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Tre registe vincono l’ottava edizione del festival di cinema del reale dell’Isre. 

Il Presidente dell’ISRE Stefano Lavra soddisfatto, dichiara- “Il festival ha offerto un amplissimo panorama di tematiche nelle diverse sezioni, una ricca selezione di cinema del reale con film e documentari  di alto valore a forte impatto emotivo. Credo che questo festival sia un importante tassello del fermento culturale della nostra regione. La Sardegna deve avere il cinema come assoluto protagonista per comunicare all’esterno e contestualmente crescere di consapevolezza al suo interno. Gli ospiti internazionali e nazionali hanno potuto apprezzare l’impegno e il valore che l’ISRE ha messo in campo. ISRE è il soggetto capace di valorizzare l’enorme patrimonio culturale Sardo in chiave internazionale in tutte le sue componenti.”

Naghmeh Abbasi

Tre registe vincono l’ottava edizione del festival di cinema del reale dell’Isre. L’iraniana Naghmeh Abbasi con Landscape suspended si aggiudica il concorso internazionale. “Un film di cui si avverte la necessità e che coniuga insieme felicemente diversi elementi: la geometria dello sguardo, l’intuizione poetica e il senso politico di fare cinema”, sono le motivazioni della giuria. Secondo posto per Budapest silo di Zsofia Paczolay, per “la capacità di scrivere il reale svelandone così l’essenza profonda e polisemica, fa di questo film una potente allegoria contemporanea in cui l’assurdo e il tenebroso partecipano a una inquietante quotidianità”. Menzione speciale per Paradise di Alexander Abatulov, “Per la grande capacità narrativa nel raccontare la lotta di una comunità contro la catastrofe del fuoco che brucia la taiga siberiana in una atmosfera apocalittica.”

Nella sezione Scenari sardi a vincere è la nuorese Monica Dovarch con il film Un pioniere del sottosuolo risultando la più votata dal pubblico in sala che ha seguito le diverse proiezioni.

Un terzo premio attribuito dalla giuria giovani alla sardo – spagnola Maria Elorza, autrice di A los libros y a las mujeres canto.

“Per lo stimolo a riflettere sul ruolo politico della cultura, per la sensibilità con la quale, partendo da un frammento della propria vita familiare, la regista ha creato un racconto collettivo e universale, dalla forma libera e personale”, è la motivazione dei giovani giurati. 

Felicissima la trentacinquenne regista di Landscape Suspended (Iran, Canada, 2022, 26’) che ha accolto in sala la notizia del premio alla conclusione di una lunga settimana che l’ha vista seguire i vari lavori sullo schermo e conoscere la città e la terra che la ospitava per la prima volta.

Il suo lavoro ha conquistato giuria (Chiara Andrich, Luciano Barisone, Filippo Ticozzi) e il pubblico molto numeroso sin dalla prima giornata di IsReal.

Il film focalizza lo sguardo su un interrogatorio della polizia sulle immagini video del monte Shaho, parte della catena dei monti Zagros in Iran, fa scattare molte domande e spiegazioni sul suo significato. Questo interrogatorio diventa allora un pretesto per condividere la storia di questa montagna e dei suoi abitanti nomadi, gli Havar Neshin, e il significato delle immagini mostrate. Landscape Suspended osserva la montagna Shaho da vicino e da lontano per creare un saggio visivo sul peso storico e sulla posta in gioco politica attuale che rappresenta suo malgrado.

Alla conclusione di questa ottava edizione il presidente dell’Isre Stefano Lavra non ha nascosto la soddisfazione: “per la scelta del ricco palinsesto con docu-film di alto profilo. L’apertura dell’Isre all’esterno, valorizzando i territori ha portato tanta partecipazione e tanto dialogo. Abbiamo lanciato un segnale importante, amministratori e comunità si sentono protagonisti non solo gli “addetti ai lavori”. La strada è tracciata: La Sardegna al centro del Mediterraneo che si confronta e dialoga con tutti i continenti”.

Sulla stessa linea d’onda anche il direttore artistico del festival Alessandro Stellino, alla guida della rassegna fin dalla prima edizione. “IsReal si chiude con grande soddisfazione di tutti. I film in programma sono stati accolti calorosamente dal pubblico e dalle giurie. Ne fanno fede premi importanti dati a film liberi e coraggiosi girati da registe giovani, con l’idea di valorizzarne lo spirito e il percorso agli esordi. Sorprendente la partecipazione degli spettatori che hanno affollato in gran numero anche le proiezioni pomeridiane. Un’edizione di grande successo, insomma, che conferma l’ottimo lavoro svolto finora dall’Istituto e pone le basi per un ulteriore rafforzamento del progetto, nell’ottica di una sempre più salda rilevanza internazionale ma anche di un maggior coinvolgimento del territorio e delle nuove generazioni”. Applausi a scena aperta per Enrico Pau e L’ombra del fuoco Ha preceduto la cerimonia di premiazione la proiezione (prima visione sarda) del film, fuori concorso, L’ombra del fuoco di Enrico Pau | Italia, 2023, 64’. Il regista presente in sala ha prima raccolto i lunghi applausi del pubblico poi ha raccontato la genesi di un lavoro (coproduzione dell’Isre) raccontato con pathos e speranza. Un messaggio chiaro che si coglie nel paesaggio del Montiferru devastato dagli incendi, dove il film si mette in ascolto di fronte al miracolo della natura che rinasce: un ritratto collettivo di suoni, voci e resistenza.

In copertina Stefano Lavra, presidente ISRE

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